ROMANIA, Faraoani – Casa Meulì

 PROGETTO K009 – SETTORE D’INTERVENTO: SVILUPPO SOCIALE

La storia della Romania è una di quelle storie di nazioni in perenne lotta contro tutti e tutto, una storia travagliata e funestata per secoli da guerre, occupazioni, invasioni e rivoluzioni che difficilmente hanno portato un miglioramento per i veri abitanti Rumeni. Partiamo da tempi più recenti…..finita la seconda guerra mondiale la Romania con l’accordo Churchill/Stalin entra nell’orbita Sovietica e Comunista, la monarchia viene abolita e nasce la Repubblica Popolare Rumena.

Iniziano gli anni della collettivizzazione, della statalizzazione di fabbriche e aziende, vengono distrutti interi villaggi e le persone costrette a vivere in città in enormi palazzi per lavorare nelle industrie. É l’inizio di anni anzi, di decenni di terrore.

Oppositori e intellettuali vengono incarcerarti o mandati nei campi di lavoro. Nel 1965 entra in scena Ceausescu (ultimo presidente della repubblica socialista) definito  un folle, un pazzo, un megalomane, un dittatore, fanatico del lusso estremo.

Il paese per 30 anni vive un vero e proprio controllo totale su tv, radio, giornali, telefoni e  sulla popolazione stessa attraverso la polizia segreta. Ceausescu prende in mano le sorti della nazione in una situazione di relativo benessere e crescita economica e lo lascia in una condizione di estrema povertà e miseria.

Attua un progetto di aumento delle nascite, con tasse  per i celibi, creando in pochi anni milioni di orfani affamati. Tranne per chi era nell’elitè del Partito Comunista non c’era elettricità, ne acqua potabile, ne beni di primo consumo, il popolo moriva di fame e lui esportava all’estero tutto quello che si produceva.

Scoppia la Rivoluzione Popolare che molti ritengono un colpo di stato, il Partito Comunista stanco dell’ atteggiamento del suo presidente che ormai gli era sfuggito di mano, lo consegna al Tribunale Militare che nel dicembre del 1989 condanna a morte Ceausescu e la moglie.

Nel 2000 la Romania dichiara Bancarotta e nel 2007 entra nell’Unione Europea  portando con se tanti problemi ancora attuali: moltissimi orfani, contadini ridotti alla povertà, mancanza in molti villaggi di corrente e acqua, gas, sanità, istruzione pubblica, la maggior parte delle strade sono come quelle di 50 anni fa. Tutto ciò la colloca al 2° posto come paese più povero del’UE.

La missione in Romania delle suore di Maria Bambina è stata avviata dopo il crollo del regime comunista nell’anno 1990. Questo passato storico del popolo rumeno ha lasciato un’impronta di diffidenza tra le persone.

Le suore, ponendosi accanto alla gente, soprattutto ai più poveri, cercano di dare e di  promuovere la fiducia, costruendo relazioni di vicinanza e sostegno. Attraverso i servizi apostolici che offrono, cercano di promuovere la dignità di ogni persona, dai piccoli della scuola materna agli anziani che visitano a domicilio.

 “Casa Meulì” è stata donata nel 2008 alla parrocchia di Faraoani e la parrocchia l’ha consegnata alle Suore,(presenti in loco fin dal 1993) perché ne realizzassero il progetto con l’intento di accogliere i bambini della zona segnati da esperienze familiari difficili.

Il villaggio di Faraoani è situato nella parte centrale della Moldova (zona orientale della Romania)a circa 15 km da Bacău, grande città dell’est della Romania.

Con l’avvio di questo nuovo servizio, hanno aperto le porte ai primi quattro fratellini, e da allora la casa accoglie nuclei familiari di fratelli e sorelle per un numero massimo di dodici ragazzi  fino ai 18 anni.

La casa è gestita in modo familiare dalla  comunità composta da cinque suore. Per legge sono richieste: la figura della coordinatrice, quella dell’assistente sociale che tiene i contatti con la D.P.C. (Direzione della Protezione dei bambini), quella di due educatrici diplomate,  di operatori e di una cuoca. Alle suore, dunque, si affianca personale regolarmente assunto. 

OBIETTIVI E BENEFICIARI:

Per questi ragazzi, affidati con decisione del Tribunale dei minori, le suore sono chiamate ad essere presenze educative e soprattutto materne, offrendo loro un ambiente familiare, dove possano trovare calore, attenzione, rispetto, affinché la loro crescita possa essere il più possibile serena.

 I ragazzi provengono da situazioni di forte disagio e hanno bisogno di accompagnamento e di un surplus di attenzione, per poter crescere costruendosi un futuro dignitoso e migliore.

L’obiettivo principale è offrire loro tutto quello di cui hanno bisogno materialmente, spiritualmente e culturalmente, come dovrebbe essere per qualunque ragazzo della loro età, perché possano arrivare ad inserirsi nella società in modo onesto e costruttivo.

Il servizio offerto dalle suore viene svolto nel rispetto delle leggi e delle normative dello stato, che riconosce la legittimità del loro operato e sostiene il progetto con un’entrata minima per ogni bambino, anche se purtroppo insufficiente a coprire tutte le spese necessarie.

 COSTO DEL PROGETTO:

Indichiamo le spese fisse mensili che vengono sostenute per il funzionamento del progetto “Casa Meulì”:

  • Acqua, luce, gas: euro 350,00
  • Vitto: euro 350
  • Abbigliamento: euro 100
  • Materiale scolastico: euro 50
  • Materiale igienico-sanitario: euro 50
  • Spese mediche e medicinali: euro 100

Per un totale di euro 1.000 al mese. Qualsiasi offerta libera rappresenta un grande aiuto.