MYANMAR, Loikaw Nanattaw – Uno spazio per tutti

PROGETTO K015 – SETTORE D’INTERVENTO: ISTRUZIONE, FORMAZIONE SOCIALE, PASTORALE

Conosciuta come Birmania anche dopo aver ottenuto l’indipendenza dai britannici nel 1948, in seguito al colpo di stato militare nel 1988 acquisisce il nome di Myanmar.

Il generale Ne Win salito al potere nel 1962 guidato da un gruppo di militari marxisti, diede inizio ad una dittatura militare di stampo socialista, promuovendo  un’economia rigorosamente collettivista che ridusse il paese alla fame.

Vennero nazionalizzate le industrie, soppressi i partiti politici e proibito il libero scambio. Il paese rimase isolato dal resto del mondo, vennero violati i diritti civili della popolazione con una feroce repressione, soppressa la libertà di stampa.

Dopo le rivolte popolari e studentesche del 1988 che provocarono migliaia di morti, Ne Win si dimise. Nel 1990 le prime elezioni libere dopo 30 anni portarono alla vittoria della Lega Nazionale per la Democrazia (NLD) capeggiata da Aung San Suu Kyi (premio Nobel per la Pace del 1991).

La vittoria non venne tuttavia riconosciuta, la donna fu arrestata e la dittatura  proseguì a fasi alterne, terminando finalmente nel novembre del 2015 con nuove elezioni parlamentari generali che videro nuovamente l’ascesa del partito di Aung San Suu Kyi e il ritorno della stessa alla vita politica del paese. Il 1° febbraio 2016 è convocato per la prima volta dopo 50 anni il Parlamento eletto da libere elezioni.

Il Myanmar ha una popolazione attuale di circa 54.340.000 abitanti (stima 2017) con capitale Naypyidaw (dal 2005). L’aspettativa di vita è di 64,2 anni per i maschi e 69,2 per le donne, mentre la mortalità infantile è del 7,9% (dati 2016). Questi dati portano il Myanmar nella fascia dei paesi a basso sviluppo umano.

La maggioranza della popolazione è di etnia Bamar e di religione buddhista, ma vi sono anche numerose minoranze etniche. Sono presenti anche l’islam e l’induismo, mentre alla religione cristiana appartiene il 4% della popolazione e i cattolici rappresentano soltanto l’1%.  Noti purtroppo alla cronaca gli avvenimenti che raccontano di violenze e persecuzioni da parte dell’esercito governativo contro la minoranza etnica mussulmana dei Rohinga, arrivati dal Bangladesh in Mynamar con la colonizzazione britannica ma, ancora oggi, non riconosciuti come cittadini birmani.

Economicamente il Myanmar è uno dei paesi più poveri e meno sviluppati del pianeta, avendo avuto nella sua storia recente decenni di ristagno economico, cattiva gestione e isolamento dal resto del mondo. Dal 2011 però il paese si è aperto al libero mercato ed ha fatto registrare tassi di crescita economica. Il PIL nel 2016/2017 è aumentato del 6,4%.

Oltre a una popolazione giovane (più della metà è sotto i 21 anni) e a una manodopera tra le meno costose dell’Asia, il Myanmar è un forziere incastonato tra India e Cina e colmo di gemme e pietre preziose, oro, il legname più pregiato del mondo, derrate agricole e risorse ittiche, gas, petrolio, marmo e minerali.  Il problema reale come per tutti i paesi in via sviluppo è come e da chi vengono utilizzate le risorse e, soprattutto come avviene la distribuzione delle ricchezze.

La Congregazione delle suore di Maria Bambina è presente nel Myanmar dal 1916.

Le suore gestivano scuole, ospedali ed orfanotrofi ma con l’avvento dei militari al governo, vennero confiscate tutte le strutture scolastiche e sanitarie ed espulse tutte le suore straniere arrivate nel paese dopo il 1948.

Le poche missionarie rimaste si presero cura soprattutto dei bambini orfani o abbandonati, delle vedove senza diritti, degli handicappati e dei lebbrosi lasciati a se stessi.

La loro indefessa dedizione restituì loro un minimo di speranza e dignità suscitando un grande numero di vocazioni locali.

Attualmente, morte le ultime sei missionarie italiane, le suore birmane continuano il loro servizio a favore dei più poveri, con molta dignità e con intelligente intraprendenza nel gestire la promozione umana e le cure agli ultimi, in una situazione politica spesso ostile.

La comunità St.Agnes’s Convent a Loikaw nel quartiere Nannattaw, è una grande comunità composta da 12 suore che svolgono le loro innumerevoli attività in campo: educativo, pastorale, di assistenza  e lavorativo.

Gli spazi dedicati a queste attività sono sempre più ristretti e inadeguati rispetto alla richiesta e al bisogno della gente a partecipare ai corsi di ricamo e cucito, di informatica, di inglese, di doposcuola e alle attività ricreative e di formazione cristiana organizzati dalle suore.

La costruzione che vorremmo finanziare si estende su due piani: al piano terra è prevista una grande sala multiuso con un piccolo palco, corridoio e servizi igienici; al primo piano la sala computer (le suore hanno già a disposizione 15 pc donati da alcuni benefattori), il locale per il ricamo e cucito di parametri sacri e di stoffe molto richieste dalle varie parrocchie la cui vendita genera un modesto reddito, un paio di stanze per dare alloggio a chi arriva da lontano, corridoio e servizi igienici.

 OBIETTIVI E BENEFICIARI:

L’obiettivo è quello di dare concrete e valide opportunità all’intera comunità di oltre 3.000 persone, specialmente a giovani e bambini, di inserirsi in un contesto sociale che possa favorirli ed aiutarli nella loro formazione umana, cristiana e professionale.

COSTO DEL PROGETTO:

Il preventivo comprensivo delle spese di gestione e amministrazione della Fondazione (7%) è di euro 85.600 relativo all’ acquisto del  materiale edile, sanitario, elettrico, di pittura e manodopera. E’ un progetto importante e impegnativo, cerchiamo di fare il possibile per la sua realizzazione.

SI PARTE!!!!!!!!!!UN PASSO ALLA VOLTA………LA STRADA E’ LUNGA MA COL VOSTRO AIUTO CE LA FAREMO!

PROCEDONO I LAVORI………

ANCHE TRA TANTE DIFFICOLTA’ IL CENTRO POLIFUNZIONALE CONTINUA A CRESCERE

GRAZIE A TUTTI COLORO CHE HANNO CONTRIBUITO ALLA REALIZZAZIONE DI QUESTO GRANDE ED IMPORTANTE PROGETTO.

LA STRUTTURA E’ COMPLETATA ED E’ GIA’ IN PIENA ATTIVITA’! COL VOSTRO CONTRIBUTO, QUELLO DI ASSOCIAZIONI LOCALI E L’AIUTO MATERIALE E DI MANODOPERA DELLA GENTE DELLA COMUNITA’ DI LOIKAW, ORA C’E’ DAVVERO… UNO SPAZIO PER TUTTI!!