NEPAL, Tansen

PROGETTO K030 – SETTORE DI INTERVENTO: ISTRUZIONE

LUOGO D’INTERVENTO E CONTESTO:

Il Nepal si trova fra Cina ed India, fra la pianura del Gange da cui è lambito nella parte meridionale e l’altopiano del Tibet. Il Paese, dopo 240 anni di monarchia, esce da un periodo di eventi cruenti che hanno causato, nel maggio del 2008, la transizione dalla monarchia alla repubblica. Il territorio si può dividere in tre fasce distinte, quella pianeggiante lungo tutto il confine meridionale con l’India, quella centrale occupata da zone collinari e di media montagna e quella settentrionale data dalla più alta catena montuosa mondiale, l’Himalaya.

Lungo i suoi confini (in particolare con la Cina) si trovano 8 delle 14 cime del Mondo che oltrepassano gli 8.000 metri d’altezza, a partire dalla più elevata, l’Everest (8.848 m.) Il clima varia da tropicale nell’umida pianura meridionale, dove si verificano le precipitazioni più copiose dovute all’effetto dei monsoni, a temperato nel Nepal centrale, fino a diventare alpino e polare.

La maggioranza della popolazione vive in aree rurali (80%), anche se ogni anno questa percentuale diminuisce di circa mezzo punto. L’unica grande area urbana del Paese è quella della capitale Kathmandu. Oltre il 40% della popolazione vive sotto la soglia della povertà e la speranza di vita è di sessant’anni. La mortalità infantile è elevata. Il 40% dei bambini soffre di malnutrizione e meno del 40% conclude la scuola elementare. Il 59% della popolazione è analfabeta, in gran parte donne.

Dal 2008 è una Repubblica Democratica e dal 2015 nella nuova costituzione si è sancita la libertà di religione. Nel paese convivono oltre 100 gruppi etnici differenti. Le religioni più professate sono l’induismo (81%), il buddhismo (9%), l’islamismo (4%) e l’animismo kiranti (3%).

Il Paese è ricchissimo di numerose vestigia storiche e artistiche: tutti i centri principali della valle di Kathmandu fanno parte del Patrimonio mondiale dell’Unesco. Antiche città cosparse di misteriosi templi induisti, attraenti monasteri buddhisti, spettacolari paesaggi con verdissimi campi di riso terrazzati. Purtroppo a cotanta bellezza naturale si affianca la realtà di un Paese ancora abbastanza arretrato a livello economico.

Il Nepal è il secondo paese asiatico più povero e il 28° a livello mondiale. L’agricoltura è l’attività principale, con colture di riso, canna da zucchero, cereali, juta, tabacco. Inoltre si allevano bovini, in particolare bufali. C’è mancanza di acqua e le risorse minerarie e idro-elettriche non vengono sfruttate adeguatamente. L’industria è inesistente.

Le suore di Maria Bambina sono presenti in Nepal dal 1999, dal 2011 collaborano con i padri missionari della Navodaya School. Nello stesso campus sorgono:

  • la scuola che accoglie 301 studenti fra i quali 133 femmine, dalla prima elementare alla decima classe (il ciclo completo delle nostre cosiddette “scuole dell’obbligo”). La scuola ha una libreria, sale di informatica, sala musica, si svolgono attività sportive, di teatro, disegno e di cucito.
  • due ostelli per maschi e femmine in quanto nei villaggi di provenienza non esistono scuole che vadano oltre la quinta elementare e, a volte in quelli più sperduti sulle Ande non vi è nessuna istituzione educativa;
  • le case delle suore e dei preti.

A causa dei lunghi periodi di mancanza della corrente, per ore, a volte anche giorni, tutte le strutture sono dotate di pannelli solari che compensano tale mancanza. Ogni 4/5 anni le batterie vanno cambiate e qualche pannello sostituito. E’ questo l’aiuto che ci chiedono.

OBIETTIVI E BENEFICIARI:

L’obiettivo è dare luce agli spazi esterni ed interni per consentire lo svolgimento delle varie attività nelle migliori condizioni possibili. I beneficiari primari sono i 301 studenti, la comunità delle suore e dei padri missionari.

COSTO DEL PROGETTO:

Il preventivo comprensivo delle spese di gestione e amministrazione della Fondazione (7%) è di euro 2.140,00