BANGLADESH, Saidpur, Mariampur e Boruakona

PROGETTO K032 – SETTORE DI INTERVENTO: SOCIALE/ISTRUZIONE 

LUOGO DI INTERVENTO E CONTESTO:

Possiamo parlare della storia del Bangladesh a partire dal 1971, data di nascita di questo stato per secessione dal Pakistan orientale. Quando l’India diventa indipendente (1947) nascono due stati, uno indù (India) e uno musulmano (Pakistan e poi Bangladesh). Le radici di questa repubblica dunque sono in comune a tutto il subcontinente indiano.

Il Bangladesh è ricco di bellezze naturali e di storia. Le sue origini risalgono a tre-quattromila anni fa.

Il paese è ancora lontano da un processo politico veramente democratico, la sua politica è profondamente radicata in una cultura di gerarchia, clientelismo e patronato. Il governo attuale sta perseguendo una politica islamica, e gli ideali laici di un Bengala d’oro della guerra di indipendenza, vengono lentamente ma fermamente erosi. Con una tale democrazia ancora primordiale, e un clima di incertezza politica, l’economia del Bangladesh è costretta a soffrirne.

Si aggiungono gli effetti del cambiamento climatico oramai visibili in molti Stati del mondo, in particolare in Bangladesh. Quale enorme pianura alluvionale sul delta del Gange, questo Paese è attraversato da più di 700 fiumi e con una linea costiera di 750 km che lo circonda completamente dall’acqua. Il clima tropicale monsonico, caratterizzato da abbondanti piogge estive fa il resto, con veri e propri uragani e inondazioni dagli effetti catastrofici. Durante il periodo delle piogge anche gli spostamenti divengono pericolosi e le comunicazioni difficili.

L’economia è prevalentemente agricola e per lo più di sussistenza, date anche le difficoltà metereologiche. Si coltivano soprattutto riso, tea, juta.

La popolazione di circa 170 milioni di abitanti ha un tasso di crescita annuo del 2%! Etnicamente è omogenea, a parte una minoranza di tribali, e parla la lingua bengali. E’ però molto usato anche l’inglese che viene insegnato a scuola. Circa un quarto della popolazione risiede nelle città. La capitale – Dhaka – è una megalopoli di dodici milioni di abitanti.

Il surriscaldamento del Pianeta ha infatti aumentato la frequenza e la violenza di calamità naturali, costringendo milioni di persone a lasciare le campagne del sud per trasferirsi nelle città dove il contesto socio-culturale è caratterizzato da povertà diffusa, con forti disuguaglianze sociali.

Una volta considerato troppo povero e irrilevante nell’economia mondiale, oggi lo stato asiatico invade i mercati europei e americani di magliette, camicie, pantaloni e biancheria intima. La scritta “made in Bangladesh” è sempre più comune sulle etichette dei capi di abbigliamento in vendita a Milano, Londra, New York o Parigi. Il settore dell’abbigliamento rappresenta l’80 per cento dell’export del Bangladesh. Il successo dei capi made in Bangladesh ha una ragione semplice: il basso costo del lavoro, troppo basso, ormai inferiore a quello della Cina.

Le suore sono presenti nell’allora Bengala orientale fin dal 1860, la loro presenza è legata soprattutto alle scuole, all’ assistenza sanitaria, agli aiuti e al conforto.

Il tasso di alfabetizzazione sulla popolazione totale è del 56%. Nello specifico, quello maschile è del 63%mentre quello femminile è del 49%. L’istruzione primaria, della durata di 5 anni, inizia all’età di 6 anni, quella secondaria (gestita in prevalenza dai privati) inizia a 11 anni e ne dura 7; consiste in un primo ciclo di 5 anni e in un secondo di 2. Sono presenti università statali fra le quali quelle di agraria, ingegneria e studi islamici.

Il problema dell’abbandono scolastico è particolarmente accentuato in Bangladesh, soprattutto dalle femmine, in seguito purtroppo al fenomeno delle “spose bambine”. L’accesso all’istruzione è un diritto di ogni bambino per lo sviluppo intellettivo e sociale, per la costruzione di un future migliore. A causa della povertà molti bambini non hanno i mezzi sufficienti per frequentare la scuola e grazie alle scuole cattoliche a molti di loro viene garantita.

Il cammino per arrivare alla missione è lungo, a volte anche ore e non tutti i bambini portano da casa il pranzo, la miseria è tale che per molti quello fornito dalla scuola è l’unico pasto della giornata. Le suore in loco ci chiedono aiuto per quelle scuole più povere dove sono tanti i bambini a non avere un pasto caldo con sè.

 OBIETTIVI E BENEFICIARI:

Il nostro obiettivo è garantire per un intero anno scolastico (9 mesi) un pasto leggero ma sostanzioso per le scuole di Saidpur, Mariampur e Boruakona. Per un totale di circa 350 bambini/e davvero molto poveri e bisognosi.

 COSTO DEL PROGETTO:

Il costo del progetto per un intero anno scolastico è di euro 11.605,00 (comprensivo del 7% di spese di gestione e amministrazione della Fondazione).

 

GRAZIE AI NOSTRI BENEFATTORI ABBIAMO RAGGIUNTO L’OBIETTIVO E RACCOLTO IL CONTRIBUTO PER UN PRIMO ANNO SCOLASTICO. CONFIDIAMO DI CONTINUARE AD INVIARE GLI AIUTI ALLE SCUOLE DI MARIAMPUR, SAIDPUR E BORUAKONA PER UN PASTO CALDO A TUTTI GLI ALUNNI.