ARGENTINA, Resistencia L’alternativa?L’educazione

PROGETTO K006 – SETTORE INTERVENTO:ISTRUZIONE

Con una superficie di 2.780.400 km², l’Argentina è il più esteso paese di lingua spagnola nel mondo, il secondo dell’America Latina. Da un lato i massicci delle Ande le cui cime sfumano tra le nuvole e dall’altro le spiagge dorate, i deserti di pietra della Patagonia, i ghiacci dell’Antartide, in mezzo la pampa, pianura sconfinata senza alberi ma ricca di colture di grano, di mais, di girasoli e di foraggio per le immense mandrie. Buenos Aires, capitale della nazione accoglie nella sua area metropolitana un terzo della popolazione del paese.

Dopo la crisi economica del 2001, l’economia recuperò i precedenti livelli di benessere ma negli ultimi anni la situazione nel paese è andata via via peggiorando portando di nuovo l’Argentina sull’orlo della bancarotta per la seconda volta nel XX secolo. Ad oggi sono quattordici milioni i poveri – sette dei quali bambini – su una popolazione di 43 milioni. Dal 2016 sono andati in fumo 130mila posti di lavoro, un argentino su dieci è ufficialmente disoccupato e viene registrato un decesso per denutrizione ogni dieci ore. Solo nel terzo trimestre 2016, il PIL è crollato del 3,8% e l’inflazione è arrivata al 40%.

Il pane ha subito un ulteriore aumento del 30% e il prezzo del latte è uno dei più cari al mondo (e con tutte quelle mucche che pascolano nelle pampas, proprio non lo crederesti!). Secondo la Confcommercio argentina, ogni giorno chiude un ristorante, migliaia sono stati i licenziamenti nelle fabbriche e nelle aziende. Ai pensionati sono state tolte molte medicine che prima erano gratuite. Se il trend non sarà presto ribaltato la crisi potrebbe portare a scontri di piazza e a pericolosissime tensioni sociali.

Tra le sfide che nel 2017 il governo argentino ha detto di voler vincere c’è anche quella del narcotraffico. L’Argentina, oltre a far parte delle rotte internazionali della cocaina, vive una stagione di tossicodipendenza senza eguali, tanto che lo scorso dicembre ha dichiarato lo stato di emergenza per le tossicodipendenze sino a fine 2018, impegnandosi a combattere il narcotraffico e il crescente consumo di droghe. La droga si presenta come una risposta al disagio, come un modo per sfuggire a ciò che fa soffrire. Con la crisi della disoccupazione, il narcotraffico si va trasformando in un circuito economico che ingloba e dà lavoro a molti che vivono nella disperazione. La disperazione conduce a prendere una strada sbagliata. La scuola e la parrocchia sono punti di riferimento importanti per i giovani e i più piccoli, l’istruzione è la chiave di salvezza sociale e umana.  Il Collegio Emilio Lamarca nella cittadina di Resistencia, provincia del Chaco, accoglie 620 studenti dalla scuola materna a quella secondaria,  ovvero dai 4 anni ai 18. Di questi circa 120  hanno bisogno di un aiuto per poter frequentare in quanto provenienti da famiglie molto povere che autonomamente non possono sostenere le spese scolastiche.

OBIETTIVI E BENEFICIARI: Di fronte ad una povertà diffusa e strutturale, il rischio dipendenze e delinquenze nei giovani è molto alto. L’obiettivo del progetto è sostenere alcuni dei 120 studenti in situazioni difficili, dando loro l’opportunità di frequentare in maniera costante la scuola ed ottenere una formazione professionale specifica che li agevoli alla ricerca di un impiego, per poter essere di aiuto anche  alle loro famiglie e rimanere così lontani dai pericoli della strada.

COSTO DEL PROGETTO:  Il costo del progetto è di euro 2.247,00 (comprensivo del 7% per le spese di gestione ed amministrazione della Fondazione), necessario a sostenere 12 studenti per un intero anno scolastico.