ETIOPIA, FULLASA

PROGETTO K034 – SETTORE INTERVENTO: ISTRUZIONE E FORMAZIONE

LUOGO D’INTERVENTO E CONTESTO:

L’Etiopia, ufficialmente denominata Repubblica federale democratica dell’Etiopia è uno Stato situato nel Corno d’Africa con una popolazione di 102,3 milioni di abitanti e capitale Addis Abeba. Priva di sbocchi sul mare, occupa una superficie totale di 1 100 000 chilometri quadrati. E’ un paese dotato di una grande biodiversità: dai deserti lungo il confine orientale, alle foreste tropicali del sud, ad ampie zone afromontane, nelle parti settentrionali e del sud-ovest.

La popolazione etiope è formata da più di 80 gruppi etnici, si parlano novanta lingue diverse. L’inglese è la lingua straniera più parlata e viene insegnata in tutte le scuole secondarie. L’amarico è la lingua di insegnamento della scuola primaria, ma è stato sostituito in molte aree con l’oromiffa, il tigrino ed il somalo. L’Etiopia ha stretti legami storici con tutte e tre le principali religioni abramitiche del mondo: ebraismo, cristianesimo e islam.

L’economia etiope è fortemente dipendente dai proventi del settore agricolo e gran parte degli scambi commerciali avviene a livello locale, con una limitatissima presenza sul mercato mondiale. L’agricoltura e l’allevamento, praticati con modalità fortemente arretrate dal 78% della popolazione attiva, sono le forme di attività economica più diffuse. Grandi fattorie commerciali, molte delle quali gestite dal governo, forniscono, sia per esportazione sia per consumo interno: caffè (la coltura largamente più importante, che impiega circa un quarto della popolazione), cotone, tabacco, zucchero, frutta, verdura, cereali, ma la siccità, cui negli ultimi anni si sono aggiunti i disagi causati dalla guerra civile, ha spesso costretto il paese a importare prodotti alimentari di base.

Il PIL ha conosciuto una crescita media intorno al 10% annuo nell’ultimo decennio, ma come è di consueto nei paesi africani lo sviluppo non si è ampliato a tutte le fasce sociali, come dimostra il 167° posto  nella classifica riguardante il PIL pro-capite. L’impressione generale, quindi, è che la crescita dell’economia etiope sia ancora riservata a una fetta ristretta di popolazione, in una sorta di contrasto sempre più netto tra la ricchezza emergente e una base di povertà assoluta.

Fullasa si trova nella regione del Sidamo, a sud del paese al confine con Kenia e Somalia. E’ un territorio prevalentemente montuoso e molto arido. La gente  è davvero povera, lotta quotidianamente per le necessità di base: cibo, acqua, medicine ed istruzione. L’agricoltura è di sussistenza, basata su coltivazioni stagionali.  Molti bambini si dedicano all’allevamento del bestiame. Malnutrizione, malattie e analfabetismo sono i gravi problemi a cui le suore cercano di dare risposta attraverso attività formative, educative, pastorali  e di assistenza medica per migliorarne le condizioni di vita.

In questo quadro il Kindergarten (scuola materna) avviato dalle suore di Maria Bambina nel 2008 e da esse tuttora gestito e interamente sostenuto economicamente, è l’unica possibilità di istruzione per più di 165 bambini dai 4 ai 7 anni, tutti provenienti da un background familiare molto povero. I bambini ricevono educazione ed istruzione, un pasto al giorno (che non tutte le famiglie sono in grado di garantire loro), uniforme, libri e tutto il materiale scolastico necessario. Una buona istruzione di base in un ambiente consono, fin dai primi anni di vita, comporta non solo un miglioramento dal punto di vista scolastico, ma anche a livello sociale e sanitario.

Fino allo scorso anno la sede della scuola era collocata in due piccole stanze messe a disposizione dalla parrocchia, che però (visto il numero dei bambini) risultavano largamente insufficienti e soprattutto non offrivano le condizioni minime necessarie per realizzare un vero e proprio progetto didattico ed educativo. Nel corso del 2022 la Diocesi di Hawassa ha finanziato la costruzione di altre aule, completate nel gennaio 2023. Dal punto di vista dello spazio per accogliere i bambini il problema è stato risolto ma purtroppo gli ambienti non sono ancora sufficienti per ottenere il riconoscimento ufficiale della scuola materna da parte del governo etiope.

Per questo motivo, come Fondazione vogliamo trovare le risorse necessarie per portare a regime il “Progetto Educativo di Istituto (PEI)” (sulla falsa riga di quanto previsto per ogni scuola riconosciuta in Italia, ma ovviamente adattandolo al contesto di Fullasa), per la cui realizzazione è necessario avere un blocco dedicato a:

un magazzino; un ufficio; una stanza di pronto soccorso; uno spogliatoio; una stanza per il guardiano; una cisterna per l’acqua potabile.

Questo ulteriore e ultimo passo consentirebbe poi di ottenere il riconoscimento formale che avrebbe due importanti conseguenze:

  1. a) la possibilità di ricevere dal governo federale le provviste necessarie per cucinare il pasto di mezzogiorno per i bambini;
  2. b) far sì che lo stesso Kindergarten – una volta riconosciuto dal governo – sia considerato una scuola di qualità anche dalle famiglie dei villaggi vicini, che generalmente sono più abbienti e dunque possono permettersi di pagare una quota di tasse scolastiche.

In questo modo si potranno ampliare i canali di finanziamento della scuola, garantendo la sostenibilità nel futuro. In attesa del riconoscimento ci impegniamo a finanziare oltre al nuovo blocco:

lo stipendio di 1 insegnante per la nuova classe; lo stipendio di 2 insegnanti per i laboratori di inglese; il compenso per un coordinatore del progetto stesso e, per la supervisione pedagogico/didattica;

 per i primi 2 anni scolastici.

OBIETTIVI E BENEFICIARI:

BENEFICIARI DIRETTI: 165 BAMBINI e le loro famiglie; BENEFICIARI INDIRETTI: L’intero villaggio di Fullasa (in cui risiedono 10.000 famiglie).

 L’obiettivo è garantire ad una parte dei propri abitanti l’esercizio del fondamentale diritto all’istruzione fin dai primi anni di vita. Migliorare le condizioni sociali e sanitarie delle bambine e bambini che frequentano la scuola grazie a un monitoraggio costante. Migliorare la proposta educativa e didattica con una maggiore personalizzazione dell’insegnamento per le diverse classi di età, a partire dall’insegnamento della lingua inglese, il cui buon apprendimento fin dalla prima infanzia rappresenta una condizione di base per poter accedere con successo ai successivi gradi di istruzione.

COSTO DEL PROGETTO:  Il costo del progetto è suddiviso tra la struttura comprensiva della parte elettrica ed idraulica e della cisterna per l’acqua, più la parte relativa agli stipendi di insegnanti e coordinatore per 2 anni, per un totale di euro 23.750,00 (comprensivo del 7% di spese di gestione della Fondazione).